Type de texte | source |
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Titre | Il cannocchiale aristotelico, o sia idea delle argutezze heroïche, vulgarmente chiamate imprese, e di tutta l’arte simbolica e lapidaria, esaminata in fonte co’ rettorici precetti del divino Aristotele, che comprendono tutta la Rettorica, e Poetica elocuzione |
Auteurs | Tesauro, Emmanuele |
Date de rédaction | |
Date de publication originale | 1654 |
Titre traduit | |
Auteurs de la traduction | |
Date de traduction | |
Date d'édition moderne ou de réédition | 1968 |
Editeur moderne | Buck, August |
Date de reprint | Berlin-Zürich, Bad Homburg |
, "Idea delle Argutie Heroiche", p. 122
Assai è con una metafora ingannare animali; più è l'ingannar' huomini. Nel più famoso duello de' penelli che mai vedesse la Grecia; vantando Zeusi di volere in concorrenza di Parrasio, esprimere una uva così naturale, che inviterebbe gli ucelli a darle di becco; sicome in fatti con ammiration de' giudici, si videro a quell'esca fallace correre i tordi; l’emulo produsse il suo quadro, il qual pareva havere un velo trasparente davanti all’uva ; cosi felicemente dipinto, che Zeusi, fatta la sua sperienza, quasi trionfando gridò : Hor togli tu del quadro cotesto velo. Furono grandi le risa, e gli applausi de’giudici ; vedendo che Zeusi (sic) haveva uccellato l’uccellatore. Et cosi, chi disperava di poter vincere con l’Arte, vinse col l’Ingegno. [[4: Apelle et l'irreprésentable]]
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